sabato 21 novembre 2015

I professionisti finalmente equiparati alle PMI

Legge di Stabilità 2016: un emendamento finalmente equipara i professionisti alle piccole e medie imprese garantendo l’accesso ai bandi e ai finanziamenti (soprattutto quelli europei) fino ad oggi consentiti solo alle imprese.   Il diritto per i professionisti era nato nel 2014 da una posizione della Commissione Europea che, preso atto del ruolo occupazionale rivestito dagli studi legali, commerciali, notarili, di ingegneri, architetti, ecc., aveva raccomandato agli Stati di adottare misure che potessero rimuovere gli ostacoli per l’accesso ai finanziamenti europei da parte dei liberi professionisti, a prescindere dalla forma giuridica che questi scelgono per svolgere l’attività (sia, quindi, come studio associato, come associazione tra professionisti che come professionisti singoli). L’invito era rimasto disatteso, anche dopo la “raccomandazione” alle amministrazioni per favorire la partecipazione dei professionisti ai bandi pubblici contenuta nel cosiddetto Job Act dei lavoratori autonomi. Il testo, peraltro, deve essere ancora approvato.  L’emendamento alla legge di Stabilità, scritto  dalle relatrici Federica Chiavaroli e Magda Zanoni, è stato approvato dalla commissione Bilancio del Senato e si spera che venga definitivamente approvato alla camera senza ripensamenti di sorta. In questo modo i piani operativi dei fondi strutturali 2014-2020 si intenderanno estesi anche ai liberi professionisti in quanto equiparati alle PMI come esercenti attività economica.

Finalmente una good new, verrebbe da dire!

Ma sorge spontanea la domanda: noi liberi professionisti siamo preparati? Siamo davvero capaci di approfittare di questo supporto fattivo per rilanciare la nostra professione? Quanti conoscono la figura dello Europroject manager, o più semplicemente l' EUROPROGETTISTA? 

Mi piacerebbe sapere se vi siano colleghi che, nell'ambito delle offerte "formative" proposte e sviluppate dai propri ordini professionali in questi 2 anni circa, abbiano avuto l'opportunità di "formarsi" in tal senso! Vi prego, ditecelo.


giovedì 19 novembre 2015

INARCASSA, una possibile prima svolta

Il prossimo Comitato Nazionale dei Delegati, nei giorni 26 e 27 novembre, si appresta a discutere e decidere su alcuni aspetti molto importanti della vita di INARCASSA, e per essa di quella di noi iscritti/contribuenti tutti (o associati come piace loro chiamarci).
Bypassano quelli attinenti all’approvazione di bilanci, all’elezione di revisori, di presidente d’assemblea e di altre nomine, pur importanti e su cui tutti noi auspichiamo che le scelte siano condotte con la massima trasparenza e sinergia tra i delegati ed il CDA, questo articolo vuole porre l’attenzione degli iscritti su quelli avanzati da parte di quei molti che da tempo caldeggiano e richiedono un radicale cambiamento di rotta nella forma come nella sostanza della nostra CASSA previdenziale:
-          il voto di preferenza elettronico;
-          la riduzione del numero dei Delegati nel Comitato Nazionale.

Aspetti, questi, già da tempo richiesti e puntualmente disattesi, negli anni scorsi, e che ora, grazie anche alla sensibilizzazione operata nelle scorse elezioni del CND da quanti hanno sottoscritto e condiviso questi obiettivi, trovano finalmente un approdo per un inizio di discussione nel comitato.
Possiamo immaginare che la discussione non sarà semplice né l’esito scontato, sia per un verso che per l’altro.
La proposta è quella di accorpare le piccole provincie, tendenza questa oramai condivisa da che è finalmente palese a molti che la proliferazione di questi ambiti territoriali, alcuni dei mali minuscoli, non ha giovato alle casse degli enti; in più, l’idea che il territorio di riferimento non sia più rappresentato da un Architetto ed un Ingegnere ma da uno solo di questi, riducendo i Delegati ad una ottantina in luogo degli attuali duecento e più come sembra essere la proposta del Consiglio, creerà sicuramente sconcerto e non pochi attriti. Ovviamente ci si attende che la discussione dei nostri Delegati non si impantani sulla sterile rendita di posizione del ruolo, goduta da molti e per molti anni, ma che sia l’occasione per rinnovare radicalmente la figura del Delegato sul territorio, non più accettabile come “evanescenza quinquennale” ma che si vorrebbe ISTITUZIONALMENTE più presente, più interlocutore e, soprattutto, più “condividente” con gli iscritti.
In tal senso, anche la discussione sul sistema di voto e la possibile evoluzione verso le piattaforme telematiche costituisce quell’ulteriore passo verso un modo nuovo di intendere INARCASSA e la funzione dei Delegati. Questi, forse, non saranno più quelle evanescenze che si materializzano per la pratica del prelievo delle schede porta a porta sotto elezioni ma, e si spera, dei rappresentanti della volontà effettiva degli iscritti.

Per questo, nell’ottica della massima trasparenza che questo spazio web esige e continuerà ad esigere da chi ci rappresenta nel CND, SI CHIEDE AI  DELEGATI DI RENDERE EVIDENTE E PALESE IL PROPRIO VOTO NEL C.N.D. PARTECIPANDOLO SUL TERRITORIO NELLE FORME PIU’ DIFFUSE NONCHE’ ATTRAVERSO SPAZI WEB E SOCIAL.

Parimenti si esortano gli iscritti Architetti ed Ingegneri a chiedere espressamente al proprio Delegato di riferimento quale sarà la sua espressione di voto.

mercoledì 14 ottobre 2015

Jobs Act per Autonomi e Liberi professionisti: i primi rumors

Le prime dichiarazioni sembrano lasciar presagire qualcosa di positivo per freelance e liberi professionisti. Tuttavia, ancora una volta, la discussione resta sulle NUOVE partite IVA senza considerare quelle già esistenti, se non per una minima parte.
Questi nostri Rappresentanti non arrivano proprio a comprendere che l'attività professionale oggi è quella di una PMI a tutti gli effetti; se non se ne prenderà atto equiparandole si arriverà alla cessazione delle P.Iva da libera professione per naturale conversione in società tecniche, magari di capitali, non sempre garanzia di miglior qualità soprattutto nelle realtà contingenti dei comuni mortali. Se poi questo è lo scopo, che lo dicessero chiaramente, almeno si risparmierà sulla quota associativa annuale!


RISTRUTTURAZIONE, RESTAURO E RISANAMENTO CONSERVATIVO, le differenze.

Le differenze tra Ristrutturazione, Restauro e Risanamento Conservativo nella Sentenza n°3505/2015..

Leggi tutto!



Modifiche al D.Lsg. n°81/08 Sicurezza: più responsabilità a Coordinatori e R.dei L.

Il recente D.L. n°151/2015 di modifica del T.U. sulla sicurezza D.Lgs n°81/2008: più responsabilità ai Coordinatori ed al Responsabile dei Lavori.

Leggi la norma sull'articolo di Cantiere Pro!



La nuova Certificazione Energetica: le Regioni che hanno legiferato e gli obblighi del certificatore

Modifiche alla normativa in materia energetica: le Regioni dovranno adeguarsi alle norme nazionali. Alcune lo hanno già fatto, per le altre l'obbligo di applicare la legge nazionale. Nuovi obblighi e sanzioni per il certificatore!

Verifica la tua!         Obblighi e Sanzioni!


Costruzioni leggere su terrazzi e balconi: nessun permesso per il C.di S.

Per il Consiglio di Stato nessun "nulla osta" o "dispositivo autorizzativo" comunale per attrezzare terrazzi e balconi con strutture leggere ed amovibili come i pergolati.

Leggi tutto!



Nessun consenso dal condominio per il Permesso a Costruire

Il TAR Liguria, con Sentenza n°561/2015, ha ribadito la sostanziale differenza tra la norma urbanistica e quella civilistica. Ai fini del rilascio del Titolo Edilizio abilitativo, sia esso P di C che SCIA o altro, non è necessaria l'acquisizione del consenso dei condomini. In via di massima l'autorizzazione amministrativa non può essere subordinata al consenso dell'assemblea condominiale che, nel dare il proprio consenso o meno, valuta aspetti non attinenti al primo.

Leggi la Sentenza!





mercoledì 9 settembre 2015

Capolinea e ripartenza!

Quella delle scorse elezioni del CDA Inarcassa è oramai storia passata ed archiviata: la vecchia guardia ha bruciato tutti lasciando con il cerino in mano quanti di noi hanno sperato e parteggiato per un cambio di rotta rispetto al passato, un rinnovamento anche solo di atteggiamento richiesto ai nuovi colleghi Delegati e Consiglieri e da molti di questi assicurato in campagna elettorale.
Giunti al capolinea dell'elezione del CDA 2015/20, rasserenati gli animi, i tempi sono oggi maturi per le necessarie riflessioni del caso. Sebbene l'esito delle urne all'elezione del CND avesse chiaramente evidenziato una richiesta di cambiamento di quanti, da sempre distanti dalle questioni della cassa, recandosi alle urne avevano appoggiato nuovi candidati, alcuni dei quali anche eletti, i numeri del CDA votato dai nostri Delegati (vecchi e nuovi!) non lasciano sperare in nulla di nuovo: 11 su 11 Consiglieri eletti dalla lista Santoro, "il vecchio che avanza, ... basta e avanza!".
Assolutamente deludente è stato l'atteggiamento di tutti quei Delegati che hanno disatteso le promesse di trasparenza sostenute in campagna elettorale; e questo ancor più per i neo delegati. Quelli Calabresi non fanno eccezione!
Quanti hanno partecipato con chiarezza ed evidenza il proprio voto per il CDA? Ad oggi non saprei indicarne neanche uno, fatta esclusione ovviamente per i noti e pubblicamente schierati.
A volte sono preso dal dubbio che forse, ma dico forse, l'età dei nostri colleghi Delegati giochi un ruolo importante nelle scelte della Cassa, e non per la perdita di lucidità che la senilità spesso comporta, bensì per il lucido calcolo verso il personale traguardo della pensione per cui è meglio che nulla muti. 
Un insegnamento per quanti colleghi iscritti ritengono ancora che Inarcassa non gli appartenga o che possa essere relegata a questioni di amicizia, tanto ... l'uno o l'altro sono la stessa cosa!

NO, NON FA LA STESSA COSA, FA LA DIFFERENZA, ECCOME!

L'auspicio è sempre quello che ciascun Delegato e/o Consigliere adotti la linea della massima trasparenza nel proprio operato, dandone contezza a tutti gli iscritti e non solo a quelli della propria provincia di appartenenza. Per questo mi sento di fare a tutti loro i migliori auguri di buon lavoro senza però sottacere che da ora inizia un lungo e diverso quinquennio, con la guardia alta ed il coinvolgimento di tanti, anche di quanti ancora non sanno o non vogliono saperne: INARCASSA è di tutti non un affare di Delegati e Consiglieri pur se lecitamente eletti.

mercoledì 1 luglio 2015

Il 2 Luglio il tuo Delegato INACASSA vota per il nuovo CDA. Chiedigli chi voterà!

Siamo al giro di boa. Domani giorno 2 luglio il Consiglio Nazionale dei nuovi Delegati INARCASSA voterà per il nuovo Consiglio d’Amministrazione che resterà in carica per i prossimi 5 anni.

La possibilità di rendere effettivo il cambiamento di rotta rispetto al passato si concretizzerà in queste poche ore che dividono dal voto finale di domani.

La posta in gioco non è di poco conto, è il futuro pensionistico di noi tutti iscritti che, fino ad oggi, non si può dire essere stato tutelato al meglio da chi ha amministrato il NOSTRO patrimonio e disilluso le nostre ASPETTATIVE di futuri pensionati.

Per questo, nell’ottica della massima trasparenza che questo spazio web esige e continuerà ad esigere da chi ci rappresenta nel CND, SI CHIEDE AI  DELEGATI DI RENDERE EVIDENTE E PALESE IL PROPRIO VOTO PER IL C.D.A. PARTECIPANDOLO SUL TERRITORIO NELLE FORME PIU’ DIFFUSE NONCHE’ ATTRAVERSO SPAZI WEB E SOCIAL.

Parimenti si esortano gli iscritti Architetti ed Ingegneri a chiedere espressamente al proprio Delegato di riferimento a favori di chi esprimerà la propria preferenza di voto.

Questo è l’inizio di una richiesta di trasparenza e limpidezza verso i Delegati, in special modo quelli Calabresi, che questo spazio web continuerà a sostenere affinché il rapporto tra Delegati ed iscritti sia quello proprio della condivisione ancor prima che quello dell'istituzionale rappresentanza.


Per quanti Delegati volessero palesare la propria intenzione di voto per il CDA attraverso questo blog è sufficiente inviare una email di risposta all’indirizzo architettovitaleperinarcassa@gmail.com

venerdì 5 giugno 2015

Si apre la partita per la presidenza di INARCASSA.

Siamo al dunque, il 2 luglio i Delegati del nuovo CND  voteranno per il nuovo CDA. Iniziano le prime attività interlocutorie finalizzate alla formazione delle liste, che si spera vivamente non superino al più il di due.

Per un verso la vecchia guardia, che esprimerà la continuazione rispetto al passato attraverso la sua attuale figura di maggior rilievo, il collega Architetto Giuseppe Santoro attuale Vicepresidente uscente, e dall’altro le nuove forze del rinnovamento. Per queste, al di là delle velleità personali di qualcuno che forse spingerà per la propria candidatura alla Presidenza, pur senza alcuna esperienza perché nuovo Delegato, mi auguro riusciranno ad esprimere unità e comunione di intenti, aderenti alla forte richiesta di trasparenza pervenuta dal territorio, già con la scelta del candidato per la presidenza. Dei papabili, senza dubbio, Enrico Oriella potrebbe incarnare questo spirito di transizione verso quell’istituzione “di vetro” che molti di noi si auspicano.

Un articolo di Edilizia e Territorio del Sole 24 Ore nel merito:


martedì 26 maggio 2015

Iniziamo a chiedere conto, CHI VOTO' CONTRO la riduzione delle sanzioni?

In data 8 marzo, a seguito della seduta del CND per la votazione, tra l'altro, della mozione attinente alla riduzione del regime sanzionatorio, richiesto a gran voce dagli iscritti, su questo blog fu partecipata ai colleghi la rocambolesca vicenda che caratterizzò quella seduta laddove, con la destrezza di chi si adopera nel gioco delle tre carte, fu lasciato intendere ai Delegati una cosa, che poi fu intesa da una parte di questi come altra e che ancora dopo fu votata come altro ancora!

Il risultato fu la bocciatura dell'emendamento con il conseguente grave risultato che quanti colleghi attendevano da tempo quest'alito di respiro per le proprie finanze si videro negata anche questa possibilità.

Per quanto partecipato dai colleghi Delegati, in questi giorni è giunto loro l'agognato Allegato ai Verbali di voto, guarda caso dopo la campagna elettorale del rinnovo del CND, dal quale risultano le singole espressioni di voto. 
Allegato non pubblicabile perché coperto da "riservatezza", quella forma inspiegabile di segretazione dietro cui si celano molti dei nostri delegati.

Nell'ottica di quella trasparenza da noi tutti richiesta, e sbandierata in campagna elettorale da parte di tutti i candidati, compresi perciò quelli uscenti, sarebbe auspicabile ed opportuno che ciascuno di questi ultimi rendesse conto ai singoli iscritti/elettori del voto espresso in quella circostanza, anche attraverso i mezzi di comunicazione più diretti (email, telefonate, webpost ed altro già sperimentato).

In altro modo, vi è sempre la possibilità da parte di ciascun iscritto/elettore di chiedere conto di questo voto direttamente al proprio Delegato attraverso gli stessi mezzi.


CHIEDI AL TUO DELEGATO COME HA VOTATO! E' UN TUO DIRITTO SAPERLO.

Personalmente, per quel che riguarda la Calabria, sento di esprimere un ringraziamento al collega Costabile, Delegato della Provincia di Cosenza, per aver compreso la condizione di "sofferenza" in cui versano attualmente molti colleghi, votando di conseguenza.

Per quel che riguarda la Basilicata, pari ringraziamento va al collega Vozzi, già Delegato della Provincia di Matera, attivo ancora oggi nella promozione di una Cassa il più possibile vicina ai suoi naturali referenti, gli ISCRITTI.


mercoledì 20 maggio 2015

Info utilità PROFESSIONALI (1)

Per quanti non fossero informati, spero pochi, allo stato sono in essere forme agevolative o comunque di intesse che riguardano professionisti e/o giovani professionisti e tirocinanti.

E’ attivi il programma europeo Garanzia Giovani che consente ai professionisti di ospitare un tirocinante, per fini formativi, o assumere a condizioni agevolate. Nel primo caso il programma consente ai giovani laureti di formarsi presso aziende e/o studi professionali per un periodo di 6 mesi vedendosi riconosciuto direttamente dalla Regione, attraverso l’Inps, un rimborso spese mensile. Nel secondo l’azienda o il professionista potrà beneficiare del cumulo delle agevolazioni del Jobs Act e del Bonus Occupazione Inps.
Tutte info al sito ufficiale di Garanzia Giovani o sul sito del Centro Per l’Impiego provinciale.

E’ attivo il bando per la concessione di Microcredito ai professionisti (in precedenza riservato alle sole PMI). Possono accedere al microcredito tutti i liberi professionisti, titolari di partita IVA da meno di cinque anni e con massimo 5 dipendenti. I prestiti vengono concessi per l'avvio o lo sviluppo di un'attività di lavoro autonomo o di microimpresa, organizzata in forma individuale, di associazione, di società di persone, di società a responsabilità limitata semplificata o di società cooperativa. Possono accedervi le società di persone, società a responsabilità limitata semplificata o società cooperative titolari di partita IVA da meno di cinque anni e con massimo 10 dipendenti. Il microcredito può essere destinato all'acquisto di beni (incluse le materie prime necessarie alla produzione di servizi) o di servizi strumentali all'attività' svolta (es. il pagamento dei canoni delle operazioni di leasing e il pagamento delle spese connesse alla sottoscrizione di polizze assicurative). I finanziamenti possono essere concessi anche per la retribuzione di nuovi dipendenti o soci lavoratori; E ancora: per il pagamento di corsi di formazione, anche post-universitaria-  volti ad elevare la qualità professionale e le capacità tecniche e gestionali del lavoratore autonomo o ad agevolare l'inserimento nel mercato del lavoro. Tutte le info al link del sito ufficiale del MISE

Sarà attivo in tutte le Regioni il sostegno dell’autoimpiego e dell’autoimprenditorialità nell’ambito del programma Garanzia Giovani che consentirà ai giovani professionisti l’accesso ad incentivi per la l’Autoimpiego attraverso la creazione di progetti imprenditoriali anche attinenti alle professioni tecniche. Maggiori dettagli al link del sito ufficiale di Garanzia Giovani.

Info utilità INARCASSA (1)

RICHIESTA DI DEROGA AL CONTRIBUTO MINIMO


La nuova norma prevede la possibilità di derogare all'obbligo della contribuzione minima soggettiva per un massimo di 5 anni - anche non continuativi - nell'arco della vita lavorativa per chi produce redditi inferiori al valore del minimo soggettivo. Cioè chi presume di conseguire un reddito inferiore a 15.690/00 € può versare il 14,5% del suddetto reddito piuttosto che il totale dei 2.275/00 €.

Gli effetti diretti sono la diminuzione dell'anzianità contributiva utile alla pensione che sarà riconosciuta proporzionalmente a quanto effettivamente versato. Tuttavia, integrando l'importo entro i successivi 5 anni, attraverso l'integrazione volontaria, si potrà recuperare l'intera anzianità previdenziale.

Per gli aventi diritto interessati, la domanda dovrà essere trasmessa a mezzo Inarcassa On line (Agevolazioni - Deroga contributo soggettivo minimo) entro il 31 maggio 2015.

Tutte le informazioni di dettaglio al link del sito ufficiale :



mercoledì 13 maggio 2015

Elezioni INARCASSA 2015: Delegati eletti per la Regione Calabria

Spoglio concluso, i Delegati  eletti per le Provincie calabresi:

ARCHITETTI
- Cosenza: Costabile Pasquale (già Delegato)
- Catanzaro: Zizzi Caterina Giovanna (nuovo Delegato)
- Crotone: Bisceglie Carla (nuovo Delegato)
- Reggio Calabria: De Leo Giuseppe (nuovo Delegato)
- Vibo Valentia: Muggeri Carlo (già Delegato)

INGEGNERI
- Cosenza: Perna Luigi (nuovo Delegato)
- Catanzaro: Papaleo Francesco (già Delegato)
- Crotone: Federico Roberto Antonio (nuovo Delegato)
- Vibo Valentia: Mazza Pasquale Donato (nuovo Delegato)
- Reggio calabria: Cirianni Francis Marco Maria (già Delegato).

I miei complimenti a tutti ed un augurio di buon lavoro il più possibile di SQUADRA, sperando che le attese per il CONSEGUIMENTO DI UNA RAPPRESENTANZA il più possibile condivisa  e condivisibile con le richieste che pervengono dal territorio e condotta in forma UNITARIA per la Calabria, non siano disattese anche in questo quinquennio.
Lo sforzo fatto da molti candidati, anche non eletti come lo scrivente, per sensibilizzare quanti colleghi vedevano e vedono con sfiducia e distanza le "vicende" di INARCASSA non può lasciare indifferente chi oggi si accinge a rappresentare TUTTI nel CND, siano questi architetti o ingegneri.

L'augurio e l'auspicio, pertanto, è che i nostri delegati calabresi sappiano ascoltare da subito la richiesta di cambiamento rispetto al passato, concretizzatasi negli esiti elettorali della maggior parte delle province, RITROVANDOSI PER CONDIVIDERE UN PROGETTO DI RINNOVAMENTO RISPETTO AL PASSATO.

L'impegno del sottoscritto, per quanto già anticipato in campagna elettorale, sarà quello di mantenere attiva questa finestra informativa sulle problematiche di INRACASSA come anche su quelle attinenti agli aspetti  ORDINISTICI della nostra professione, cercando di veicolare nel modo più trasparente ed obiettivo, pur senza rinunciare all'analisi critica, l'operato di coloro che ai vari livelli istituzionali ci rappresentano, siano questi Delegati del CND piuttosto che Consiglieri.

giovedì 23 aprile 2015

Agli Ordini ... "mein general!"

Quelle di Inarcassa sono certamente elezioni che riguardano una parte sostanziale delle categorie degli architetti e degli ingegneri ma che, negli intricati e strani meccanismi del nostro mondo professionale, finiscono per tirar dentro anche il complesso mondo ordinistico e le sue espressioni provinciali. Fin qui nulla di strano, anzi: è mia profonda convinzione che, quale luogo unificante del fare professionale, che trova nella libera professione la più naturale collocazione, gli ordini non possano ignorarne le prospettive ed i conseguenti esiti di questo momento che coinvolgono la metà circa dei colleghi. E' sempre auspicabile che la struttura ordinistica sia partecipe a tutte le vicende territoriali che investono un numero considerevole dei propri iscritti, ancor più quando queste hanno carattere nazionale e molto più quando si tratta di Inarcassa.
Fatto salvo quanto premesso, in occasione di queste elezioni per il rinnovo del CND del 2015-20 si è potuto assistere ad una inaspettata varietà di comportamenti, a profonde differenze tra gli ordini provinciali tanto da sembrare espressione di mondi diversi piuttosto che di quello unificante da cui ci si aspetterebbe un'identica ... DEONTOLOGIA!
Partendo dall'interessata INDIFFERENZA di alcuni, celata sotto forma di una condivisibile imparzialità ma del tutto inappropriata se tradotta in pura inerzia; passando poi attraverso la SPONSORIZZAZIONE diretta e dichiarata di un candidato a discapito degli altri, quasi fossero 
questi ultimi i discendenti dell'alunno di Socrate; per finire, come appare in un caso, addirittura alla risoluzione di controversie tra candidato presidente di ordine e candidato di fazione opposta davanti al consiglio di disciplina!
Sperando che di quest'ultimo ne venga svelata, il prima possibile, l'intenzione semplicemente propagandistica tipica di una boutade da campagna elettorale, lasciando che i ricorsi punitivi appartengano ai tempi passati, ciò che sembra evidente è la POCHEZZA DEMOCRATICA dei nostri ordini intendendo con questo non già la partecipazione di quella pluralità di menti che li possano animare a tutti i livelli decisionali, ancora un'utopia, ma più banalmente la possibilità per queste pluralità di essere espresse nelle sedi deputate, appunto gli Ordini professionali.
Nel caso delle elezioni in discussione sarebbe stato davvero scandaloso se il CNA, come anche il CNI, si fosse espresso in maniera chiara ed univoca invitando le sedi provinciali alla democratica pubblicazione dei programmi dei candidati sui propri siti web? Magari, suggerendo anche la possibilità di propendere per un incontro informativo tra candidati e iscritti che, nel mondo dei comuni mortali, dovrebbe essere la pratica più ovvia e scontata, direi quasi ... normale!        
  
La NORMALITA', l'esercizio mentale più semplice da concepire ed al contempo la fenomenologia più difficile da riscontrare, almeno nel nostro paese.

È a questa normalità che spero vorrà tendere il prossimo CNA, per quel che riguarda noi architetti, che ancora una volta si è dimostrato scollato dalle necessità della maggior parte dei suoi iscritti e senza alcuna capacità di esercitare un'adeguata presenza politica a vantaggio della categoria, ora più che mai confortata unicamente della capacità di qualche singolo di rendere partecipate, e perciò democratiche, le diverse attività di interesse che coinvolgono la vita professionale di noi tutti.


sabato 28 marzo 2015

Le ragioni del quorum

Sono stati diversi i colleghi che a seguito dello scorso articolo mi hanno chiesto a vario titolo del quorum elettorale, perciò della soglia del 20%.
Da Regolamento occorre che già alla prima tornata elettorale le preferenze di voto espresse superino 1/5 degli aventi diritto. In caso di raggiungimento del quorum già in questa prima fase le schede nelle urne vengono "congelate" per essere spogliate successivamente al raggiungimento del quorum nazionale alla seconda tornata (colgo l'occasione per invitare i colleghi della province interessate ad inviare da subito le raccomandate e a recarsi numerosi alle urne il 7, 8 e 9 aprile), oppure, se anche in questa circostanza dovessero esserci province senza quorum, definitivamente alla terza ed ultima. Le ragioni profonde di questo meccanismo sfuggono a molti anche perché senza il quorum all'ultima tornata NON SI HA DELEGATO PROVINCIALE. Vero è che 1/5 degli aventi diritto è un limite accettabilissimo e che senza si rischierebbe di avere delle rappresentanze espresse da un gruppo parentale piuttosto che da una parte della categoria professionale di appartenenza.
E' altrettanto vero però che una terza tornata sembra essere eccessiva ed inutile con questo meccanismo soprattutto se, come ci si augura, nell'immediato futuro le preferenze di voto potranno essere espresse su piattaforma telematica.
Allo stato dei fatti è inevitabile dover attendere aprile per sapere se il resto delle province ha raggiunto il quorum oppure se (si spera di no!) occorre attendere la terza ed ultima tornata di maggio dopo la quale vi sarà lo spoglio di tutte le province.
Nell'attesa si possono fornire i primi dati attinenti all'affluenza alle urne in quelle province dove il quorum è stato raggiunto così da avere una prima valutazione di merito in relazione al numero complessivo degli aventi diritto (per i quali in un prossimo post avrò modo di accennare alla stranezza di alcune circostanze) raffrontati con quelli dell'elezione del quinquennio scorso.

Per la Regione Calabria il dato sembra registrare una spinta all'affluenza, si spera motivata da quell'esigenza di cambiamento sollecitata da diversi candidati, come il sottoscritto per la Provincia di Cosenza. La tabella di seguito riporta i dati per come comunicati dai colleghi a chiusura dei seggi, pertanto soggetta a possibili revisioni.

ARCHITETTI


PROVINCE
Aventi diritto
Differenze
Schede nelle urne
Differenze
2010
2015

2010
2015

Cosenza
744 
719 
- 3,36%
212
 398
+ 53,0%
Catanzaro
465 
472 
+1,48%
102
250
+59,2%
Crotone
145
159 
+8,81%
57
134
+57,5%
Reggio Calabria
818 
886
+8,31%
267
590
+54,8%
Vibo Valentia
213 
204
-4,23%
129
n.p.
-






lunedì 23 marzo 2015

Un primo grazie, il primo impegno ... i primi dati dalle urne

Elezioni concluse, oramai da più di una settimana. Esaurita la frenetica attività elettorale, che qui qualcuno ha inteso reiterare fino a chiusura del seggio, a volte con modalità poco edificanti per la categoria, giunge ora il tempo delle prime analisi non senza ringraziare, in primis, quanti colleghi hanno risposto alla richiesta di partecipazione più volte sollecitata da questo blog. Il dato confortante, esteso a tutte le altre province calabresi, è che l'affluenza alle urne è stata mediamente raddoppiata. E' questo il segno di una prima scossa, un primo passo verso quella coscienza collettiva, vigile e critica, sempre auspicabile e che, al di là degli esiti sempre incerti ed imprevedibili delle urne, sarà sempre sollecitata da parte del sottoscritto attraverso questo spazio web come anche con il confronto continuo con i colleghi, siano essi Delegati che semplici iscritti Inarcassa.

Questo era stato il mio primo impegno da candidato e questo sarà il mio impegno da semplice iscritto Inarcassa.


Nei giorni immediatamente successivi alle votazioni, ottenuti i primi aggiornamenti ufficiali sulle elezioni del 10-11-12 marzo (qui scaricabili) ed avendo appreso con entusiasmo che per Cosenza, come per tutte le altre province calabresi, il quorum era stato raggiunto, cioè ha votato più di 1/5 degli aventi diritto, ho cercato di contattare i colleghi candidati delle altre provincie, seppur con qualche difficoltà nel reperirne i recapiti di alcuni. Da qui l'evidenza di una prima impellente necessità, per latro partecipatami da tutti: contattarsi, conoscersi e confrontarsi anche al di là della propria cerchia territoriale di origine o di appartenenza. E' questo un impegno che penso debba essere assunto da parte di tutti i candidati calabresi, e non solo, ancor prima degli esiti elettorali ed è questa l'attività che personalmente sto portando a compimento in questi giorni nel pieno convincimento che i paletti degli ambiti territoriali, in cui qualcuno trova utile annidarsi, debbono essere spazzati via a vantaggio del confronto.
Questo blog, pertanto, vuol essere uno luogo di partecipazione e di condivisione ben al di là della ristretta cerchia dei colleghi "della porta accanto", uno spazio per quanti vorranno sapere, comprendere e dire la propria su Inarcassa cercando di colmare, per quanto possibile, quella distanza che spesso abbiamo conosciuto e vissuto tra Delegati ed iscritti.


Nel prossimo articolo saranno pubblicati i dati relativi all'affluenza alle urne nelle province calabresi. Con l'occasione invito tutti i candidati di altre province, da nord a sud, di voler partecipare il numero degli aventi diritto e quello dei voti espressi così da dare una prima importante informazione ai colleghi.
Potete indirizzare dati e vostre impressioni sulle elezioni o in generale commenti riguardanti Inarcassa all'account architettovitaleperinarcassa@gmail.com.

mercoledì 11 marzo 2015

"DICO SI ? ... DICO NI ?!?! ... DICO NO !!!" del collega Delegato A.Vozzi

La seduta del CND del 5 e 6 marzo è stata l’occasione per ringraziare quanti Colleghi Architetti ed Ingegneri delegati si sono spesi a favore di un cambiamento da tropo tempo atteso.

Pubblico integralmente un articolo del Delegato ed amico Architetto Angelo Vozzi a commento di quanto accaduto.

domenica 8 marzo 2015

Notizie dall’ultima riunione del CND … qualcuna buona, qualche altra cattiva ed infine pessima!

Giovedì 5 e venerdì 6 marzo al CND si è raggiunto un piccolo risultato, il contributo di paternità, piccolo perché sebbene richiesto da tempo dagli iscritti ed approvato solo adesso dovrà comunque passare al vaglio di Corte dei Conti e di verifiche Ministeriali, pertanto non si può mai dire. E questa è quella buona!


La cattiva è che il secondo emendamento posto all’ordine del giorno, riguardante la riduzione delle sanzioni, è stato inesorabilmente bocciato, disattendendo la richiesta di “aiuto” corale che in questo periodo la nostra categoria, in particolare, sta cercando di far giungere alle orecchie di tutte le istituzioni di questo paese, non  per ultimi ai quattro senatori, di cui tre nostri corregionali calabresi, ai quali l’istituzione di un ulteriore regime sanzionatorio (vedi obbligo POS) appare come il modo più appropriato di risollevare una nazione in piena crisi.

Quella pessima, infine, per quanto divulgato dai colleghi attuali Delegati uscenti, ad evidenziare che per l’ennesima volta in consiglio è successo il quarantotto con Delegati che pensavano di votare qualcosa di diverso, che poi non hanno votato ed ancora dopo dicono di non aver capito! Ma in mano a chi siamo?

Giusto perchè sia evidente a tutti, sapete da quanti Delegati è composto il CND? Più di 200! Un parlamento in miniatura! Come si può pensare di affrontare una discussione serena e costruttiva in un simile luogo? Che forse sia arrivato il momento di ridurne drasticamente il numero così da creare un’assemblea con una compagine su base regionale, magari a rappresentanza di comitati territoriali su ambito provinciale, che possa confrontarsi, capirsi e prendere decisioni appropriate ed in trasparenza?

Questo ed altro è ciò per cui mi batterò se i colleghi della provincia di Cosenza vorranno accordarmi la loro fiducia nei giorni 10, 11 e 12 marzo.

A tutti voi chiedo un voto di vera fiducia non già incondizionata, come qualcuno è solito fare, ma sottoposta al vaglio costante dei vostri occhi attraverso questo spazio web che costituirà una finestra di comunicazione attenta e sempre aperta, in costante aggiornamento sulle vicende di Inarcassa e sui contributi di quanto vorranno aver voce.

LA TUA PARTECIPAZIONE E’ PREZIOSA DALLE EFFICACIA RECANDOTI A VOTARE!


martedì 3 marzo 2015

Le ragioni della mia candidatura per Inarcassa: Trasparenza, Equità e Semplificazione.


Nella lettera inviata a voi Colleghi per la mia candidatura alla elezione come Delegato Inarcassa per la Provincia di Cosenza, città dove vivo e lavoro, ho avuto modo di partecipare il mio punto di vista ed i miei propositi, seppur in forma succinta per brevità, volti ad una profonda rinnovazione del CND, in linea con i mutamenti e le esigenze dei nostri tempi. 

In questi pochi giorni che ci separano dal voto di preferenza (il 10, 11 e 12 marzo si voterà presso il Notaio Stefania Lanzillotti a Cosenza, muniti di scheda e della dichiarazione personale, già compilate, con esibizione del documento di riconoscimento) cercherò di essere più esaustivo in merito alle proposte che intendo sottoporre al Comitato affinché possano raggiungersi quegli obiettivi di TRASPARENZA, per il CND come di tutti gli altri organi, di EQUITA', sia “tra” che “dentro” le diverse generazioni,  e di SEMPLIFICAZIONE complessiva dei processi che sottendono ai rapporti tra l’istituto e ciascun iscritto, principi che mi hanno da sempre ispirato e fortemente motivato.

L'auspicio più profondo è che per il tramite di questi Inarcassa torni ad essere quel luogo di unità ed identità per la nostra categoria, un modello di limpidezza in cui riconoscersi, certa ed incondizionata come quella di un bambino, quello stesso per il quale ho deciso di candidarmi, quel futuro architetto che tutti noi abbiamo il dovere morale di tutelare.







sabato 28 febbraio 2015

Muratorio, Giorgi ... "Come due coccodrilli"!

Quando leggerete l'allegato a questo post, il mio ultimo per ora di questo genere poi dalle proteste alle proposte, resterete forse interdetti, o forse amareggiati o ancor meglio più incazzati. Non so dire con esattezza lo stato d'animo che potrà suscitare ma penso che non lascerà indifferenti, ... spero.


La circostanza è quella dell'Indagine conoscitiva sul funzionamento delle casse previdenziali presso la Commissione parlamentare di controllo, Presieduta dall’On. Di Gioia Lello, avvenuta in data 23 giugno 2014, alla quale i nostri Presidente e Direttore generale, oltre al Responsabile del patrimonio immobiliare, vi si recano dar conto alla commissione dello stato di salute e del funzionamento del nostro istituto previdenziale in ragione degli obiettivi posti dalla riforma Fornero.


Dell’intero resoconto stenografico, pubblicato su indirizzo web della Camera dei Deputati, ho inteso riquadrare in rosso unicamente il periodo avente attinenza con questo articolo (lasciando ai lettori ogni commento sul resto pur avendo evidenziato alcuni passaggi che mi premeva “attenzionare”) affinché possiate avere contezza che in qualità di iscritti abbiamo “priorità”, per usare le esatte parole pronunciate dalla Presidente Muratorio, nella locazione degli alloggi di proprietà di Inarcassa, assolutamente “non popolari” come dalla stessa precisato.

Per quanti non  lo sapessero, è possibile recarsi presso il proprio Ordine provinciale per avere notizie nel merito; ancor meglio sarebbe accedere dal quel indiscreto link sul fondo rosso della pagina web di Inarcassa, denominato PATRIMONIOIMMOBILIARE, che vi consentirà di accedere al FondoInarcassaRE per la visualizzazione delle occasioni di locazione, eventualmente ancora disponibili, in diverse città d’Italia.


Al di là di questa "banalità", che tuttavia con l’occasione mi sembrava utile partecipare a quanti non ne conoscessero l’esistenza, ciò che personalmente mi ha stranito più di ogni cosa leggendo l’interpellanza è lo scarso livello di approfondimento esercitato dai membri della commissione su un argomento così delicato qual è quello della previdenza. L’unica richiesta di chiarimento, o quasi, è inerente alla richieste di affitti esosi e di cadute di calcinacci nella zona di Torre Gaia a Roma.
Per il resto tutto splendidamente bene:
-siamo un istituto previdenziale che fa beneficenza sottoscrivendo minibond da milioni di euro per sostenere la categoria delle Piccole e Medie Imprese (ma la nostra non è quella dei professionisti, come ci hanno sempre detto, non potendo perciò usufruire dei sostegni economici a favore delle PMI?);

-siamo project manager ed investitors nella creazione di infrastrutture, nell’apertura di cantieri,  nell’ultimazione del “non finito” di Michelangelo e nel sorreggere ponti e passerelle!;

-diamo preziosissime occasioni di espressione ai giovani iscritti ed alle loro idee con concorsi, per ora uno,  che risollevano le sorti economiche delle giovani leve in un momento di crisi profonda;

-diamo la pensione minima a tutti … “ma vincolata al bisogno effettivo” (che tradotto vuol dire: se la  dichiarazione ISEE del nucleo familiare supera i 30.000/00 € non si tratterà di bisogno effettivo);

-ed ancora un mondo di bene, per tutti, architetti, ingegneri … ed altri che abbiamo stabilizzato  lavorativamente più di quanto possiamo immaginare di esserlo noi stessi iscritti.

Tuttavia, anche in questo idilliaco mondo che è Inarcassa, un gravoso compito sembra preoccupare la Presidente: “l’applicazione di norme pubblicistiche” (dette anche norme di trasparenza) che fa perdere del tempo mentre, di contro,  senza tale obbligo si risparmierebbero soldi migliorando in efficienza! Parola sua!


Come due Coccodrilli, un vecchio film magistralmente diretto da Giacomo Campiotti, una storia che parla del tempo che passa e che trasforma ogni cosa ... una storia che parla delle possibilità per ognuno di noi di prendere coscienza di quel che accade oltre il nostro ristretto mondo e, forse, della possibilità di cambiare.









mercoledì 25 febbraio 2015

Una ineludibile esigenza di trasparenza!

Quel che ci si aspetterebbe da un istituto che tutela la previdenza dei propri iscritti, soprattutto in in periodo di radicali cambiamenti e di tempi incerti, è una incondizionata ed ineludibile esigenza di trasparenza che pervada le sensibilità dei suoi rappresentanti e dirigenti.
Questo però nel mondo di domani, mi auguro! In quello di oggi, come di ieri, l'istinto che ha pervaso molti colleghi Delegati, Consiglieri e Presidente, fatte le dovute eccezioni per i pochi virtuosi, ovviamente inascoltati ed in minoranza, sembra essere stato quello dell' "ammucciare", del nascondere:
- nessun verbale del CND che sia possibile pubblicare o inviare agli iscritti (vedi emendamento del  Delegato Mario Sbrozzi nel 2012, candidamente bocciato dalla maggioranza del Comitato);
- nessun consulente esterno al CND da poter invitare (senza il previo benestare del Presidente);
- nessuna informazione circa le spese sostenute dal Presidente e Vice nelle loro funzioni;
- nessun dettaglio circa i trasferimenti immobiliari al Fondo InarcassaRE e Fabrica SGR;
- nessuna informazione sulla scelta dei professionisti consulenti.

Per rendere evidente questo atteggiamento che ha sostanziato il fare di chi avrebbe dovuto tutelarci e renderci conto in questi anni, invito quanti non ne avessero contezza a leggere lo scambio epistolare intercorso tra il Presidente dell'Ordine degli Ingegneri di Monza e Brianza, Ing. Piergiorgio Borgonovo, e l'ufficio legale di Inarcassa a seguito delle richieste di chiarimento avanzate dalle Delegate provinciali, Arch. Roberta Cini e Ing. Maria Domenichelli, su talune spese "di rito" e sul "modus operandi" della gestione patrimoniale, alle quali il Direttore Generale, Giancarlo Giorgi, aveva già espresso un disarmante NO condito da un bel: "non contate un c....".

E' mortificante che dei NOSTRI dipendenti ci mandino quasi aff......, vero?

Ovviamente, un sincero grazie alle Delegate Cini e Domenichelli ed al Presidente  Borgonovo.













lunedì 23 febbraio 2015

Dall'inconscio alla coscienza collettiva

La pratica che più spesso ci appartiene è quella di valutare le cose  attraverso gli archetipi dell'inconscio collettivo. L'oneroso esercizio del proprio intelletto è troppo spesso barattato con la facilità di aderire alle “credulonerie” collettive o, ancor peggio, a quelle di chi, citando tecnicismi legislativi non proprio esatti, cerca di giustificare la leggerezza delle proprie scelte nel CND con il paventato rischio che Inarcassa potesse essere incorporata in altre gestioni previdenziali se non si fosse adottata La Riforma 2012, all'indomani della legge Fornero,

 ... pinocchietti! 

Non sarà stato, piuttosto, che la norma dell’allora "Ministra" cadeva a fagiolo per garantire il necessario alibi dopo che neanche gli importanti aumenti contributivi della Riforma 2008 riuscivano a garantire la sostenibilità richiesta dalla stessa Fornero e che erano stati proclamati come risolutivi di qualsivoglia futura sostenibilità?

Che la legge chiedesse la garanzia della sostenibilità a 50 anni, a fronte dei 30 precedenti, è indubbio; come anche che l'innalzamento dell'età di pensionamento (aumento progressivo fino a 67 anni nel 2021) ed il passaggio dalla forma retributiva a quella contributiva erano oramai un obbligo di legge, altrimenti l'applicazione di questi dictat avveniva automaticamente ed indistintamente per tutti a partire dal 2013.
Altro, e ben più pesante, è però La Riforma del 2012 adottata dal precedente CND per la quale l’adesione alla legge Fornero non ha avuto un solo momento di discussione e di approfondimento TRA GLI ISCRITTI/CONTRIBUENTI, prima ancora che nel Consiglio. Un’adesione quasi incondizionata e senza che il nostro istituto previdenziale, attraverso il suo Presidente o qualcuno dei sui autorevoli rappresentanti, abbia mai messo in discussione una sola virgola della nuova legge di riforma.
Sarebbe stato comprensibile, sebbene comunque non accettabile, se l’atteggiamento degli altri istituti previdenziali “a gestione separata” fosse stato eguale.

Evidentemente, tutto ciò veniva sapientemente artato confidando in quell’inconscio collettivo per cui tutti noi dobbiamo sentirci in minima parte responsabili non avendo esercitato la pratica dell'intelletto, per esserci semplicemente affidati a coloro che credevamo facessero l'interesse della nostra categoria, con il seguente risultato conseguito:

nessuna informazione + nessun confronto = divide et impera.

Per questo, quanti oggi sono in prima linea pubblicando notizie e circostanze, prima sottaciute da chi  nel corso della propria carica istituzionale ha esercitato un potere piuttosto che assolvere ad un servizio verso gli iscritti, hanno come primo interesse la maturazione di una coscienza critica collettiva basata, in primis, sulla trasparenza assoluta dell’operato dei propri rappresentanti e poi sul costante confronto dialettico.

Di seguito l'intervista alla Presidente Inarcassa (dal Sole 24 Ore) e la Lettera del Presidente INPGI (Istituto di Previdenza dei Giornalisti) dopo l'incontro con il Ministro Fornero, a voi ogni giudizio.