Il prossimo Comitato Nazionale dei Delegati, nei giorni 26 e 27 novembre, si
appresta a discutere e decidere su alcuni aspetti molto importanti della vita
di INARCASSA, e per essa di quella di noi iscritti/contribuenti tutti (o
associati come piace loro chiamarci).
Bypassano quelli attinenti all’approvazione di
bilanci, all’elezione di revisori, di presidente d’assemblea e di altre nomine,
pur importanti e su cui tutti noi auspichiamo che le scelte siano condotte con la
massima trasparenza e sinergia tra i delegati ed il CDA, questo articolo vuole
porre l’attenzione degli iscritti su quelli avanzati da parte di quei molti che
da tempo caldeggiano e richiedono un radicale cambiamento di rotta nella forma
come nella sostanza della nostra CASSA previdenziale:
-
il voto di
preferenza elettronico;
-
la riduzione del
numero dei Delegati nel Comitato Nazionale.
Aspetti, questi, già da tempo richiesti e puntualmente
disattesi, negli anni scorsi, e che ora, grazie anche alla sensibilizzazione operata
nelle scorse elezioni del CND da quanti hanno sottoscritto e condiviso questi
obiettivi, trovano finalmente un approdo per un inizio di discussione nel
comitato.
Possiamo immaginare che la discussione non sarà semplice
né l’esito scontato, sia per un verso che per l’altro.
La proposta è quella di accorpare le piccole provincie,
tendenza questa oramai condivisa da che è finalmente palese a molti che la
proliferazione di questi ambiti territoriali, alcuni dei mali minuscoli, non ha
giovato alle casse degli enti; in più, l’idea che il territorio di riferimento
non sia più rappresentato da un Architetto ed un Ingegnere ma da uno solo di questi, riducendo i
Delegati ad una ottantina in luogo degli attuali duecento e più come sembra
essere la proposta del Consiglio, creerà sicuramente sconcerto e non pochi attriti.
Ovviamente ci si attende che la discussione dei nostri Delegati non si impantani
sulla sterile rendita di posizione del ruolo, goduta da molti e per molti anni,
ma che sia l’occasione per rinnovare radicalmente la figura del Delegato sul
territorio, non più accettabile come “evanescenza quinquennale” ma che si
vorrebbe ISTITUZIONALMENTE più presente, più interlocutore e, soprattutto, più “condividente”
con gli iscritti.
In tal senso, anche la discussione sul sistema di voto
e la possibile evoluzione verso le piattaforme telematiche costituisce quell’ulteriore
passo verso un modo nuovo di intendere INARCASSA e la funzione dei Delegati. Questi,
forse, non saranno più quelle evanescenze che si materializzano per la pratica del
prelievo delle schede porta a porta sotto elezioni ma, e si spera, dei
rappresentanti della volontà effettiva degli iscritti.
Per questo, nell’ottica della massima trasparenza che questo spazio web esige e continuerà ad esigere da chi ci rappresenta nel CND, SI CHIEDE AI DELEGATI DI RENDERE EVIDENTE E PALESE IL PROPRIO VOTO NEL C.N.D. PARTECIPANDOLO SUL TERRITORIO NELLE FORME PIU’ DIFFUSE NONCHE’ ATTRAVERSO SPAZI WEB E SOCIAL.
Parimenti si esortano gli iscritti Architetti ed Ingegneri a chiedere espressamente al proprio Delegato di riferimento quale sarà la sua espressione di voto.