Quella delle scorse elezioni del CDA Inarcassa è
oramai storia passata ed archiviata: la vecchia guardia ha bruciato tutti
lasciando con il cerino in mano quanti di noi hanno sperato e parteggiato
per un cambio di rotta rispetto al passato, un rinnovamento anche solo di
atteggiamento richiesto ai nuovi colleghi Delegati e Consiglieri e da molti di
questi assicurato in campagna elettorale.
Giunti al capolinea dell'elezione del CDA 2015/20,
rasserenati gli animi, i tempi sono oggi maturi per le necessarie riflessioni
del caso. Sebbene l'esito delle urne all'elezione del CND avesse chiaramente
evidenziato una richiesta di cambiamento di quanti, da sempre distanti dalle
questioni della cassa, recandosi alle urne avevano appoggiato nuovi candidati,
alcuni dei quali anche eletti, i numeri del CDA votato dai nostri Delegati (vecchi e nuovi!) non
lasciano sperare in nulla di nuovo: 11 su 11 Consiglieri eletti dalla lista
Santoro, "il vecchio che avanza, ... basta e avanza!".
Assolutamente deludente è stato l'atteggiamento di
tutti quei Delegati che hanno disatteso le promesse di trasparenza sostenute in
campagna elettorale; e questo ancor più per i neo delegati. Quelli Calabresi non fanno eccezione!
Quanti hanno partecipato con chiarezza ed evidenza
il proprio voto per il CDA? Ad oggi non saprei indicarne neanche uno, fatta
esclusione ovviamente per i noti e pubblicamente schierati.
A volte sono preso dal dubbio che forse, ma dico
forse, l'età dei nostri colleghi Delegati giochi un ruolo importante nelle
scelte della Cassa, e non per la perdita di lucidità che la senilità spesso
comporta, bensì per il lucido calcolo verso il personale traguardo della
pensione per cui è meglio che nulla muti.
Un insegnamento per quanti colleghi iscritti ritengono
ancora che Inarcassa non gli appartenga o che possa essere relegata a questioni
di amicizia, tanto ... l'uno o l'altro sono la stessa cosa!
NO, NON FA LA STESSA COSA, FA LA DIFFERENZA, ECCOME!
L'auspicio è sempre quello che ciascun Delegato e/o Consigliere adotti la linea della massima trasparenza nel proprio operato, dandone contezza a tutti gli iscritti e non solo a quelli della propria provincia di appartenenza. Per questo mi sento di fare a tutti loro i migliori auguri di buon lavoro senza però sottacere che da ora inizia un lungo e diverso quinquennio, con la guardia
alta ed il coinvolgimento di tanti, anche di quanti ancora non sanno o non
vogliono saperne: INARCASSA è di tutti non un affare di Delegati e Consiglieri
pur se lecitamente eletti.